Review: SINGING IN THE RAIN al Teatro Nazionale di Milano

By: Jan. 17, 2020
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Review: SINGING IN THE RAIN al Teatro Nazionale di Milano Si sono concluse recentemente le repliche milanesi al Teatro Nazionale di SINGIN' IN THE RAIN, trasposizione teatrale dell'omonimo e celeberrimo film interpretato da uno straordinario Gene Kelly nel lontano 1952. Una nuova scommessa per Stage Entertainment, che torna a produrre nel Bel Paese conscia di avere tra le mani un prodotto con tutte le carte in regola per conquistare il pubblico.


Ambientato nella Hollywood del 1927, il musical narra le vicende di Don Lockwood (Giuseppe Verzicco), attore pantomimico del cinema muto, costretto dall'avvento del sonoro a reinventarsi con l'aiuto della talentuosa attrice teatrale Kathy Selden (Gea Andreotti) e il fidato amico musicista Cosmo Brown (Mauro Simone). A mettere i bastoni tra le ruote ci penserà la sua partner di scena Lina Lamont (Martina Lunghi), attrice dall'indiscutibile bellezza ma dalla voce squillante e fastidiosa, gelosa del rapporto nato tra Don e Kathy.


L'intera messa in scena punta sul fascino retrò del titolo, con la regia di Chiara Noschese che non teme di prendersi i propri tempi nelle scene di coppia, forse lente per un pubblico attuale ma a loro modo molto poetiche, per poi incalzare nelle parti più comiche.

Allo stesso modo le coreografie di Fabrizio Angelini celebrano uno stile che non siamo più abituati a vedere a teatro ma non per questo di minore qualità (Notevole il numero Buongiorno!). Angelini fa rivivere the roaring twenties donando all'ensemble leggerezza e vitalità a colpi di claquettes nei 13 pezzi danzati dello spettacolo (spicca non solo per le doti acrobatiche l'energico Manuel Mercuri).

Review: SINGING IN THE RAIN al Teatro Nazionale di Milano

Lo spazio scenico si alterna tra palco, schermo con videoproiezioni e platea per un maggiore coinvolgimento del pubblico, stratagemma utilizzato dalla Noschese già nelle sue più recenti produzioni. Sul palcoscenico le scenografie risultano imponenti ma piacevoli e non ingombranti; non mancano il famoso lampione e la pioggia (sì, piove realmente sul palco!) per il numero Singin' in the rain, unica traccia musicale in lingua originale dell'intero spettacolo. I costumi di Ivan Stefanutti perfettamente in epoca, trovano la loro massima espressione nel quadro Broadway del secondo atto, una vera e piacevole tavolozza di colori.

Essendo la trama portata avanti da solo quattro personaggi, impossibile non parlare degli interpreti principali:

Gea Andreotti si contraddistingue per l'indiscussa voce e per la preziosa umanità data al suo personaggio, un'attrice dal grande potenziale apparsa però assai limitata, forse per esigenze registiche; Martina Lunghi regala risate ogni qual volta apre bocca, la sua abilità comica ormai riconosciuta nel mondo teatrale e televisivo non sbaglia un colpo ed anzi si rivela vitale per la verve dello spettacolo.

Review: SINGING IN THE RAIN al Teatro Nazionale di Milano

Per la parte maschile invece Mauro Simone sceglie un approccio da caratterista per il proprio personaggio, recitando appositamente sopra le righe e passatemi il termine quasi "cartoonesco", tuttavia la presenza della Lunghi come controparte comica altrettanto carica bilancia la sua performance andando a differenziarsi dalla coppia degli amanti, più miti e naturali. Infine, Giuseppe Verzicco si conferma un performer completo in tutto e per tutto, sebbene a livello recitativo molto meno empatico nel primo atto rispetto al secondo, le sue capacità eccellono e raggiungono compiutezza durante la chiusura del primo atto (Singin' in the rain). Un quartetto niente male davvero.


Stage Entertainment dopo periodi di incertezze e tentennamenti ha sicuramente puntato su un cavallo vincente che, sebbene non abbia avuto in termini di presenze in sala il successo sperato, si è dimostrato uno degli spettacoli più validi e curati della stagione in corso.

Un prodotto che potrebbe far fatica ad emozionare un pubblico odierno ma certamente ben confezionato e dalla nostalgica freschezza.

Regia di Chiara Noschese
Coreografie di Fabrizio Angelini

Supervisione Musicale Simone Manfredini
Direzione Musicale Andrea Calandrini
Scene Lele Moreschi
Costumi Ivan Stefanutti
Adattamento Testo Franco Travaglio
Adattamento Liriche Gianfranco Vergoni
Disegno Fonico Armando Vertullo
Disegno Luci Francesco Vignati
Assistente Regia Eleonora Lombardo
Assistente coreografie Cristina Fraternale Garavalli
Assistente musicale Giuseppe Guerrera

CAST:


GIUSEPPE VERZICCO - Don Lockwood
GEA ANDREOTTI - Kathy Selden
Mauro Simone - Cosmo Brown
MARTINA LUNGHI - Lina Lamont
MASSIMO CIMAGLIA - R.F. Simpson
ROBERTO VANDELLI - Roscoe Dexter

ENSEMBLE
MARK JAMES BIOCCA, RENATO TOGNOCCHI
CLAUDIO FERRETTI, Altea Russo
LUCIA BLANCO, MICHELA DELLE CHIAIE
GIUSEPPE BRANCATO, ALESSIO STRUDEL RUARO
GIANLUCA CAVALLARO, MANUEL MERCURI
FEDERICA BASSO, SERENA OLMI
NOEMI MARTA NAZZECONE, GIULIA GEROLA
SIMONE CENTONZE



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